domenica 31 gennaio 2016

TOFU STRAPAZZATO CON BROCCOLI CALABRESI

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE
    
TOFU STRAPAZZATO CON BROCCOLI CALABRESI

Per ogni porzione(cfr.  NOTA):

-120/150 gr. di tofu;
-mezzo broccolo calabrese;
-uno spicchio di aglio di Sulmona;
-3 cucchiai di farina di soia gialla (circa 30 gr.);
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale fino integrale marino o dell’Himalaya q.b..




  1. Sbucciare l’aglio.
  2. Lavare il broccolo calabrese, dividere le cimette e metterle a cuocere a fuoco coperto in un dito di acqua con l’aglio e un pizzico di sale.
  3. Tagliare a cubetti il tofu.
  4. In una terrina fare una pastella piuttosto liquida con la farina di soia, 60 ml di acqua, un pizzico di sale e un filo di olio.
  5. cotte le cimette eliminare l'eventuale acqua in eccesso e lo spicchio di aglio, quindi spezzettarle grossolanamente.
  6. Scaldare un testo, versare la pastella e appoggiarvi sopra senza mescolare il tofu e le cimette.
  7. Laciar rapprendere un po’ la pastella, e, non appena inizia a formarsi la crosticina sul fondo, mescolare il tutto con una spatola di legno e continuare la cottura.
  8. Spento il fuoco aggiungere un filo di olio e servire.

NOTA
Come sempre, ma soprattutto per la soia e suoi derivati utilizzare sempre prodotti biologici sicuramente non OGM.



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venerdì 29 gennaio 2016

SOIOTTO AI CARCIOFI

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE

SOIOTTO AI CARCIOFI

Per ogni porzione:

-50-60 gr. di soia gialla spezzata (cfr. NOTA);
-2 carciofi violetti;
-2 cucchiai di battuto di carote, cipolle e sedano;
-uno spicchio di aglio rosso di Sulmona;
-un rametto di prezzemolo riccio;
-60 ml. di panna vegetale di soia;
-due cucchiai di lievito in fiocchi.
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale fino integrale marino o dell’Himalaya q.b.

  1. Preparare il battuto di sedano, cipolle e carote o utilizzarne uno già pronto (cfr. RICETTE BASE).
  2. Lavare il prezzemolo e tritarlo.
  3. Sbucciare lo spicchio di aglio.
  4. Pulire i carciofi sbucciando i gambi e togliendo soltanto un giro di foglie esterne senza eliminare le punte.
  5. Far bollire mezzo 300 ml. acqua in un pentolino.
  6. Tagliare in quattro i carciofi e i gambi a pezzi e metterli a cuocere a fuoco coperto con due dita di acqua, un pizzico di sale e lo spicchio di aglio.
  7. In una padella larga mettere un filo di olio e la soia spezzata, farla appena rosolare e aggiungere il battuto, un pizzico di sale e l’acqua in bollore, abbassare il fuoco e lasciar cuocere a fuoco coperto girando di tanto in tanto.
  8. Mettere altra acqua a bollire nel caso servisse aggiungerne in un secondo momento (la cottura è più lunga del riso, orientativamente 30 minuti).
  9. Cotti i carciofi, scolarli, eliminare l’aglio, separare i gambi e i fondi e spezzettarli.
  10. Passare le foglie dei carciofi in un passaverdura in modo da estrarne la polpa.
  11. Aggiungere i pezzetti e la polpa dei carciofi al soiotto e mescolare.
  12. Controllare la cottura di tanto in tanto ed eventualmente aggiungere un mestolino di acqua bollente alla volta.
  13. Completata la cottura, spegnere il fuoco, controllare la salatura e mantecare con 50 ml. di panna, un filo di olio e il prezzemolo.
  14. Impiattare e decorare la superficie del soiotto con una cucchiaiata di panna di soia.

NOTA
La soia gialla spezzata (naturalmente biologica) si trova anche precotta permettendo di ridurre i tempi di cottura. 

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giovedì 28 gennaio 2016

CROCCHETTE CON TOFU

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, GLUTEN FREE


CROCCHETTE CON TOFU
Per ogni porzione:
-3 topinambur medi (per g. s. 0 e A) o patate (per g. s. B d AB) o patate dolci (per g. s. 0,  B e AB);
-120 gr di tofu;
- pane grattugiato di quinoa o riso q.b.;
-1 uovo (non ammesso nella dieta vegana) o un cucchiaio di farina di soia;
 -due cucchiai di lievito in scaglie;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya grosso e fino q.b.; 
-un pizzico di curcuma in polvere;
-un pizzico di pepe nero macinato al momento (sconsigliato per  g.s. A e AB) o di noce moscata (sconsigliata per g.s. 0)

  1. Lavare i topinambur (o le patate) e cuocerli in acqua bollente leggermente salata o, meglio, al vapore incidendo la buccia tutt'intorno.
  2. Spezzettare il tofu.
  3. Cotti i topinambur (o le patate), passarli un uno schiacciapatate (non occorrerà sbucciarli prima). 
  4. In una terrina unire alla purea, ben scolata da eventuali residui di acqua, l’uovo o la farina di soia, il tofu spezzettato, un pizzico di sale, uno di curcuma e uno di pepe o di noce moscata, un solo cucchiaio di pane grattugiato di quinoa o di riso e un cucchiaio di olio.
  5. Mescolare il tutto con un cucchiaio, verificare salatura e consistenza aggiungendo eventualmente un altro po’ pane, farina e sale.
  6. Mettere a scaldare l’olio in una pentola dai bordi altri o in un wok o in una friggitrice (cfr NOTA).
  7. Formare le crocchette con le mani bagnate e passarle nel pane grattugiato di riso o di quinoa e friggere pochi pezzi per volta fino a doratura.
  8. Servire ben caldi con verdure o insalate a piacere in base alla stagione (in foto una insalata di spinaci condita con olio e sale).
NOTA
Le crocchette possono essere cotte anche in forno ventilato a 180°C per mezz'ora o si può mettere l'impasto in una terrina oliata per farne un tortino.

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martedì 26 gennaio 2016

RISO ALLA CURCUMA E VERZA

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA-VEGANA-GLUTEN FREE


RISO ALLA CURCUMA E VERZA
Per ogni porzione:
-80-100 gr di riso a chicchi grossi (Arborio, Ribe ecc.) bianco o integrale o basmati (in foto).
-4 foglie medie di verza;
-4 fili di erba cipollina;
-50 ml. di panna vegetale di riso;
-due cucchiai colmi di battuto di cipolla, sedano e carote;
-un cucchiaio di lievito alimentare in scaglie;
-un pizzico di curcuma in polvere;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya grosso e fino q.b.;
-pepe nero macinato al momento (facoltativo e soltanto per g. s. 0 e B)

  1. Provvedere all’ammollo del riso almeno 6 ore prima, in base al tipo scelto, nel caso lo si utilizzasse integrale.
  2. Far cuocere il riso per il tempo necessario in base al tipo scelto a fuoco coperto in 4 volte il suo volume di acqua con un pizzico di sale e uno di curcuma.
  3. Pulire le foglie di verza lasciandole intere e cuocerle al vapore aggiungendo per un minuto i fili di erba cipollina affinché si ammorbidiscano.
  4. Preparare il battuto o utilizzarne uno già pronto (cfr. RICETTA BASE).
  5. In una padella far cuocere il battuto con 100 ml di acqua e far evaporare tutto il liquido a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto.
  6. Cotta la verza, sminuzzarne due foglie, spezzettare due fili di erba cipollina unire il tutto al battuto con la panna tenendo in caldo a fuoco bassissimo.
  7. Cotto il riso, scolarlo, unirlo al condimento e farlo saltare un paio di minuti mescolando alzando la fiamma.
  8. Spegnere il fuoco e mantecare il riso con un filo di olio, il lievito alimentare in scaglie e l’eventuale pepe.
  9. In una ciotolina spennellata di olio appoggiare due fili di erba cipollina incrociati, una foglia di verza, intaccata lungo la costa, un pizzico di sale piccolissimo e qualche cucchiaiata di riso poi legare le estremità dell’erba cipollina.
  10. Preparare il piatto appoggiando una foglia di verza, appena condita con un pizzico di sale e un filo di olio, versare il riso rimasto e poggiarvi sopra il fagottino sformato dalla ciotola. 
  11. In caso di molte porzioni e una più lunga preparazione, la pietanza può essere scaldata per una decina di minuti in forno ventilato a 180°.


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lunedì 25 gennaio 2016

ROSE ROSSE

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE

ROSE ROSSE

Per ogni porzione:
-una barbabietola/rapa rossa.
-100 gr di cannellini lessati;
-50 ml. di panna vegetale di soia;
-due fette spesse un paio di millimetri di daikon;
-due cucchiai di lievito alimentare in scaglie;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya grosso e fino q.b.; 
-un pizzico di curcuma in polvere;
-un pizzico di pepe nero macinato al momento ( sconsigliato per  g.s. A e AB) o di noce moscata (sconsigliata per g.s. 0)

  1. Nel caso non si utilizzassero barbabietola e cannellini già lessati, cuocere la barbabietola al vapore e mettere in ammollo per tempo i cannellini, nel caso non fossero freschi, prima di lessarli in acqua senza sale.
  2. Sbucciare la barbabietola e farla a fettine più o meno sottili a piacere (più saranno sottili meglio verrà la rosa anche se occorrerà un po' più do tempo per allestirla)
  3. Con una formina per biscotti o un coltellino affilato ritagliare da ogni fetta un cerchio (anche mancante di una piccola parte che poi affonderà nella crema di base) e, in una terrina, condire la barbabietola con un pizzico di sale mescolando delicatamente.
  4. Spezzettare minutamente quanto rimasto delle fette di barbabietola.
  5. Sbucciare e tagliare a bastoncini il daikon.
  6. Scolare i cannellini, schiacciarli molto bene con una forchetta o un passaverdure.
  7. Accendere il forno a 180° in modalità ventilata.
  8. In un pentolino mettere i fagioli passati, un pizzico di sale 50 ml. di acqua e far sobbollire.
  9. Aggiungere al passato la panna, i pezzetti di barbabietola, un pizzico di curcuma e uno di pepe nero o noce moscata e mescolare mantenendo il fuoco basso.
  10. La consistenza dovrà essere simile a una besciamella molto densa, quindi continuare la cottura per qualche minuto facendo sobollire la crema poi spegnere il fuoco e condire con un filo di olio e un paio di cucchiai di lievito alimentare a scaglie sempre mescolando.
  11. In una terrina da forno spennellata di olio (meglio terrine monoporzione) , versare la crema di cannellini, comporre le rose con le fettine di barbabietola e guarnire con i bastoncini di daikon.
  12. Infornare per un quarto d’ora prima di servire le rose che andranno condite all’ultimo momento con un filo di olio e, volendo, un po’ di pepe nero o noce moscata.
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sabato 23 gennaio 2016

FOGLIE AL VENTO

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FOGLIE AL VENTO

Per ogni foglia:

-40 gr. di farina di grano saraceno (in foto - sconsigliato g.s. B e AB) o di quinoa;
-80-100 ml di acqua;
-una punta di cucchiaino di cacao amaro;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya fino q.b..
-eventuale sciroppo di acero q.b.




Le foglie possono essere dolci o salate e accompagnate o meno da farce, salse, e confetture a piacere.
È possibile anche scegliere il grado di croccantezza  dosando l’acqua: meno (80 ml.) se si desiderasse la foglia più morbida, più (100 ml.) se la si desiderasse sottile e croccante.
  1. In una terrina preparare una pastella, eliminando tutti i grumi, con la farina, l’acqua, un pizzico piccolissimo di sale fino e un cucchiaio o due di sciroppo d’acero nel caso si desiderasse realizzare foglie dolci; nel caso si desiderassero salate mettere un po’ più di sale  e niente sciroppo.
  2. Lasciar riposare la pastella almeno una mezzora coprendola.
  3. Mettere un paio di cucchiai di pastella in una tazzina e aggiungere la punta di un cucchiaino di cacao amaro.
  4. Scaldare un testo ungendolo appena.
  5. Con l’aiuto di un cucchiaino o utilizzando una siringa da pasticcere o una bottiglietta di plastica morbida con beccuccio fine, disegnare sul testo le venature della foglia (tirando il liquido con uno stecco di legno si avranno effetti più realistici) e far cuocere il tanto necessario affinché solidifichino. Dopodiché, togliere il testo dal fuoco e con la pastella chiara disegnare la foglia nella forma preferita (è possibile giocare anche con diverse tonalità prodotte da cotture più o meno prolungate ossia si realizza una parte di disegno, poi si attende la solidificazione, quindi un'altra parte del disegno e cottura finale).
  6. Continuare la cottura a fuoco bassissimo sin quando la foglia si staccherà dal testo con l’aiuto di una spatola, poi completare la cottura anche sull’altro lato.
  7. Volendo aggiungere rotolini con confetture o farce varie dolci o salate compatibili con le combinazioni rispetto al g.s. di appartenenza, preparare più pastella nelle stesse proporzioni e realizzare una normale crespella, eventualmente anche questa decorata con contrasto di impasto a righe/ quadretti/pois ecc., farcirla, arrotolarla e tagliarla a rondelle per accompagnare la foglia. 

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venerdì 22 gennaio 2016

FIOR DI VERZA

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE

FIOR DI VERZA

Per ogni porzione:

-200 gr. di fagioli lamon lessati;
-5 foglie medie di verza;
-un cucchiaio di semi decorticati di canapa;
-un paio di rametti di prezzemolo;
-un pizzico di curcuma in polvere;
-due cucchiai di olio evo (o di vinacciolo);
-sale integrale marino o dell’Himalaya fino q.b.
.



  1. Lessare i fagioli freschi lamon (o normali borlotti) in acqua senza sale nel caso non se ne utilizzassero di già pronti in scatola (controllando che non provengano da fagioli secchi).
  2. Pulire, lasciandole intere, e procedere alla cottura al vapore delle foglie di verza.
  3. Lavare e sminuzzare il prezzemolo.
  4. Scolare i fagioli e schiacciarli bene con una forchetta o un passaverdure.
  5. Aggiungere all’impasto un pizzico di sale, l’olio, la curcuma e il prezzemolo e mescolare.
  6. Poggiare le foglie di verza su un piatto o un tagliere, condirle con un pizzico di sale e intaccare le coste in più punti.
  7. Prendere una prima foglia tenendo il gambo verso di sé e spalmarla con una cucchiaiata di impasto.
  8. Sovrapporre una seconda foglia scostandola di tre dita in avanti dalla precedente lungo la costa e spalmare anche questa foglia con l’impasto.
  9. Proseguire allo stesso modo per le altre in modo da ottenere una forma allungata del tutto.
  10. Partendo dalla prima foglia, arrotolarle tutte insieme su se stesse ottenendo un unico grande involtino.
  11. Tagliarlo in 6 fette comprese le due estremità.
  12. La pietanza può essere mangiata calda o fredda. Nel primo caso accendere il forno a 180°, comporre le fette in una terrina da forno, spargerle con i semi di canapa e infornarle per un quarto d’ora prima di servirle; nel secondo comporre direttamente le fette nel piatto di servizio, utilizzando le cime come guarnitura, e cospargendole dei semi di canapa.
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giovedì 21 gennaio 2016

PENNETTE NERE ALLA VERZA

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE
  

PENNETTE NERE ALLA VERZA
Per ogni porzione:
-80-90 gr. di pennette rigate di riso Nerone o Venere;
-6 foglie di verza;
-due cucchiai di battuto di sedano, cipolla e carota;
-100 ml. di acqua;
-50 ml di panna vegetale (di riso);
-un pistillo di zafferano o un pizzico in polvere (1/4 di cartina);
-sale integrale marino o dell’Himalayagrosso e fino q.b.
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-un pizzico di pepe nero macinato al momento o qualche goccia di olio piccante al peperoncino (facoltativi e soltanto per g.s. 0 e B).
  1. Dividere le foglie di verza dal cespo lasciandole intere e lavarle.
  2. Cuocere al vapore la verza
  3. Preparare il battuto o utilizzarne uno già pronto (cfr. RICETTE BASE).
  4. Mettere a bollire l’acqua per la pasta e salarla quando sarà calda.
  5. In una padella mettere 100 ml. di acqua, il battuto, un pizzico di sale lasciar cuocere al dente a fuoco medio e coperto, scoprendo verso la fine per far evaporare quasi totalmente il liquido.
  6. Buttare la pasta nell'acqua a bollore.
  7. Cotta al dente la verza, prenderne due foglie e continuare la cottura per le altre.
  8. Spezzettare le due foglie, aggiungerle al battuto, la panna e lo zafferano e continuare la cottura a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.
  9. Condire la salsa con un filo di olio e l’eventuale pepe/peperoncino prima di scolare la pasta e unirla ad essa facendo saltare il tutto un paio di minuti a fiamma viva.
  10. Prendere le altre foglie di verza, intaccare perpendicolarmente le coste in più punti in modo che possano essere poste sul piatto di servizio senza arrotolarsi su se stesse, condirle con un filo di olio, un pizzico di sale  e di eventuale pepe, quindi disporre al centro la pasta e portare in tavola.

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mercoledì 20 gennaio 2016

PRALINE FONDENTI DI MANDORLE

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PRALINE FONDENTI DI MANDORLE

Per circa 50 praline:  

-cioccolato fondente q.b.(disporre di almeno 300 gr).
-200 gr. di mandorle spellate;
-50 gr. di cacao amaro;
-50 gr. di olio di vinacciolo;
-50 gr. di sciroppo di acero;
-un pizzico di sale fino integrale marino o dell’Himalaya.
-altri eventuali ingredienti (cfr. NOTE).
Per la realizzazione delle praline sarà utile disporre di una bastardella o un polsonetto a fondo concavo (cfr. GLOSSARIO).

  1. Preparare una pentola con 4 dita di acqua del diametro della bastardella/del polsonetto di cui si dispone e metterla sul fuoco coperta dalla bastardella/dal polsonetto.
  2. Tritare le mandorle in un macinacaffè sino a ottenerne una farina.
  3. Spezzare grossolanamente il cioccolato e metterlo a sciogliere nella bastardella/nel polsonetto mescolando di tanto in tanto con uno stecco di legno e aggiungendo man mano quel che occorrerà.
  4. Se il cioccolato fosse quello normalmente utilizzato per i dolci non occorrerà altro, se fosse, invece, una tavoletta 100% cacao si potrà aggiungere un po’ di sciroppo d’acero e appena un filo di olio di vinacciolo per renderlo più dolce e fluido (in base al gusto di ognuno) mescolando bene con una spatola.
  5. In una terrina mescolare con un cucchiaio di legno la farina di mandorle con il cacao, un pizzico di sale, lo sciroppo di acero, l’olio e un eventuale aroma (non utilizzato nelle praline in foto; cfr. NOTA 1)
  6. A questo punto è possibile utilizzare l’impasto ottenuto in 3 modi:
 I- formare con le mani delle praline della forma desiderata (sferiche, a bastoncello ecc), immergerle con l’aiuto di un cucchiaino a manico lungo nel cioccolato fuso e poggiarle su un foglio di carta forno, o in piccole pirottine;

II- utilizzando una forma in silicone per cioccolatini, con un cucchiaino a manico lungo, mettere un po’ di cioccolato fuso in una della forme, preparare una pasticca analoga alla forma utilizzata, ma più piccola, e inserirla nella forma stessa senza premere troppo in modo che le pareti siano coperte di cioccolato, quindi con un altro po’ di cioccolato fuso coprire il tutto e pareggiare con una spatola ripetendo l’operazione per tutte le formine (per velocizzare l’operazione sarà meglio preparare tutti i ripieni della/e forma/e necessaria/e);

III- nella bastardella, unire l’impasto (anche una parte di esso una volta utilizzato per gli altri tipi di praline) a cioccolato fuso (almeno 1/3 di cioccolato), togliere la bastardella/il polsonetto da sopra la pentola con l’acqua e continuare a mescolare sino a intiepidire l’impasto e poterlo prenderlo con le dita per formare le praline, nella forma desiderata e passarle eventualmente in una polvere o granella a piacere (cfr. NOTA 2).

      7. Lasciar raffreddare le praline in luogo fresco e asciutto prima di servirle (l’utilizzo del       frigorifero per il cioccolato è sconsigliato) e, nel caso, conservarle in una scatola di latta.


NOTA
1-Le praline potranno essere aromatizzate, anche parzialmente, da un pizzico di vaniglia (sconsigliata al g.s. 0), zenzero, peperoncino (sconsigliato g.s. A e AB), un liquore o altro a piacere (ad esempio frutta secca o candita sminuzzata) in base al g.s. degli utilizzatori.
2- Si potranno passare le praline appena formate nella farina di mandorle (in foto), in cacao in polvere, granella di mandorle tostate, granella di cioccolato fondente ecc.
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martedì 19 gennaio 2016

PASTA E CIME DI RAPA

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PASTA E CIME DI RAPA

Per ogni porzione:

-80-100 gr. di pasta di riso (in foto mezzani rigati):
-200 gr di cime di rapa;
-100 ml. di panna vegetale di riso;
uno spicchio di aglio rosso di Sulmona;
-4 noci secche;
-un pizzico di curcuma in polvere;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya grosso e fino q.b.;




  1. Sbucciare l’aglio e schiacciarlo con la lama larga di un coltello.
  2. Mondare le cime di rapa, spezzettarle grossolanamente e farle cuocere a fuoco coperto in una padella insieme all’aglio e a un bicchiere di acqua.
  3. Mettere a bollire dell’acqua per cuocere la pasta e salarla quando calda.
  4. Aprire le noci e spezzettare grossolanamente i gherigli.
  5. Dopo una decina di minuti, togliere il coperchio dalle cime di rapa, eliminare l’aglio, aggiungere la panna, le noci e far saltare qualche minuto a fuoco scoperto e vivo.
  6. Raggiunto il bollore, aggiungere all’acqua un pizzico abbondante di curcuma in polvere e la pasta.
  7. Tenere in caldo il condimento.
  8. Cotta la pasta scolarla.
  9. Preparare il piatto facendo un letto con il condimento e ponendovi sopra la pasta (oppure far saltare tutto nella padella per un minuto, ma si perderà un po’ di colore della pasta).
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lunedì 18 gennaio 2016

ZUPPA DI ZUCCA

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ZUPPA DI ZUCCA
Per ogni porzione:
-200 gr. zucca gialla (sconsigliata per g.s. B);
-100 ml di acqua;
-due cucchiai colmi di battuto di sedano, cipolla e carota;
-due cucchiai di lievito alimentare in scaglie;
-due gambi di prezzemolo;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale fino integrale marino o dell’Himalaya q.b.
-un pizzico di pepe nero macinato al momento (soltanto per g.s. 0 e B) o di noce moscata (sconsigliata al g.s. 0).



     
  1. Mondare, tagliare a pezzi la zucca e cuocerla al vapore.
  2. Preparare il battuto o utilizzarne uno già pronto (cfr. RICETTE BASE).
  3. Lavare e sminuzzare il prezzemolo. 
  4. In una pentola mettere a bollire l’acqua, a fuoco coperto, con il battuto e un pizzico di sale e far cuocere 10 minuti.
  5. Cotta la zucca, togliere la buccia, schiacciarla per bene con una forchetta e unirla al brodo.
  6. Continuare la cottura riportando a bollore per almeno 5 minuti, quindi aggiungere il lievito in scaglie e il prezzemolo mescolando.
  7. Spento il fuoco, condire con un filo di olio e un pizzico di pepe (o di noce moscata), prima di servire la zuppa ben calda.


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venerdì 15 gennaio 2016

ZUPPA DI MIGLIO

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ZUPPA DI MIGLIO

Per ogni porzione:

-350 ml di acqua (cfr. NOTA)
-50 gr. miglio decorticato
-700 gr di cavolo cappuccio (in foto) (non per g. s. A) o verza (per tutti i gruppi);
-2 cucchiai colmi di battuto di carote, cipolle e sedano;
-10 gr di curcuma fresca.
-olio evo o di vinacciolo q.b.
-sale fino integrale marino q.b.;




  1. Preparare il battuto o utilizzarne uno pronto (cfr. RICETTE BASE) .
  2. sbucciare e tagliare a rondelle sottili la curcuma oppure grattugiarla.
  3. Mondare e tagliare a strisce sottili il cavolo cappuccio (o la verza).
  4. In una pentola mettere l’acqua con il battuto, la curcuma e un pizzico di sale e far raggiungere la bollitura a fuoco vico.
  5. Aggiungere al brodo le verdura scelta e il miglio; abbassare il fuoco e coprire. 
  6. Di tanto in tanto mescolare fino a che il miglio sia cotto (circa 20 minuti dal bollore) 
  7. Controllare la salatura e condire con un filo di olio a fuoco spento, prima di servire la zuppa ben calda.
NOTA
La zuppa è qui proposta mediamente brodosa; volendola più o meno asciutta, utilizzare più o meno acqua.
 
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giovedì 14 gennaio 2016

ZUPPA DI VERZA E FAGIOLI

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ZUPPA DI VERZA E FAGIOLI

Per ogni porzione:

-40 gr. di borlotti freschi o 60 già lessati (cfr. NOTA);
-5 o 6 foglie di verza;
-una carota piccola;
-una cipolla dorata piccola;
-un gambo di sedano
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale grosso integrale marino o dell’Himalaya q.b.;
-un pizzico di curcuma fresca grattugiata.




1.   Lavare le foglie la verza e tagliarle a strisce.
2.   Mondare e tagliare a pezzi non troppo piccoli la carota e la cipolla.
3.   Lavare il gambo di sedano senza spezzettarlo per poi poterlo eliminare oppure a fettine sottili.
4.  Far cuocere i fagioli in acqua con i pezzi di carota, cipolla e il sedano senza aggiungere sale (nel caso si utilizzassero fagioli già lessati preparare prima il brodo vegetale con gli altri ingredienti quindi far cuocere i fagioli 5-10 minuti prima di proseguire.
5.   Cotti i fagioli, lasciare il brodo sufficiente a coprirli.
6.  Aggiungere un pizzico di sale, la verza e la curcuma, eliminare l'eventuale gambo di sedano lasciato intero e continuare la cottura, a fuoco medio e coperto, per una decina di minuti.
7.  Cotta anche la verza (senza farla scuocere), condire la zuppa con un filo di olio e servirla caldissima.

NOTA
Nel caso si utilizzassero fagioli già lessati in scatola verificare nell’etichetta che non siano stati prodotti partendo da fagioli secchi.

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mercoledì 13 gennaio 2016

TORTINO DI VERDURE

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE


TORTINO DI VERDURE

Per ogni porzione:
-300 gr. di verdure di stagione multicolori compatibili con il proprio g. s. (in foto carote, cipolle, rape rosse, zucca gialla (sconsigliata per g.s. B), spinaci, verza, patate dolci bianche e rosse (sconsigliate per g.s. A).
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya fino q.b.; 
-10 gr. di curcuma fresca o un pizzico in polvere;
-pepe nero macinato al momento q.b. (facoltativo e sconsigliato per  g.s. A e AB) .

  1. Lavare le verdure e, nel caso le si utilizzasse soltanto in parte in base al numero di porzioni, sbucciarle e affettarle oppure lasciarle intere. 
  2. Procedere alla cottura al vapore mettendole tutte insieme a strati partendo da quelle che richiedono maggior tempo di cottura (rape, carote...) poi medio tempo (patate, cipolle ..) e, in fine, quelle a foglia dalle più spesse alle più sottili.
  3. Man mano togliere dalla vaporiera le verdure che cotte e poggiarle su un vassoio in attesa dell' utilizzazione.
  4. Cotte tutte le verdure, sbucciarle (nel caso non si fosse fatto prima della cottura) e tagliarle a strisce alte circa due cm. e non molto spesse.
  5. Accendere il forno a 200° in modalità ventilata.
  6. Grattugiare la curcuma fresca nel caso la si utilizzasse.
  7. Ungere una terrina da forno, disporre le verdure in file alternate per colori e consistenze sino riempire la teglia. Condire con un filo di olio, un pizzico di sale, la curcuma e l'eventuale pepe. Nel caso è possibile sovrapporre due strati incrociando la direzione dell’allineamento in modo che le porzioni possano poi contenere tutti i tipi di verdura. le eventuali verdure rimaste potranno, ovviamente, essere utilizzate per altre preparazioni (un'insalata con l'aggiunta di sale e olio o una salsa a piacere, insieme a riso bollito ecc.). 
  8. Infornare per una mezzora controllando di tanto in tanto per evitare bruciature.
  9. Il tortino può essere utilizzato subito o, meglio, lasciato un giorno in frigo e poi scaldato o, nei mesi caldi, riportato a temperatura ambiente  per essere gustato anche freddo.

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martedì 12 gennaio 2016

TOFU AI CARCIOFI

RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A, VEGETARIANA, VEGANA, GLUTEN FREE


TOFU AI CARCIOFI
Per ogni porzione:
-150 gr. di tofu;
-2 carciofi violetti (sconsigliati per g.s. B e AB);
-100 ml di vino bianco secco;
-50 ml di panna vegetale di soia;
-uno spicchio di aglio rosso di Sulmona;
-10 gr. di curcuma fresca o un pizzico in polvere;
-un pizzico di prezzemolo tritato;
-olio evo (o di vinacciolo) q.b.;

-sale integrale marino o dell’Himalaya fino q.b.; 
-un pizzico di pepe nero macinato al momento ( facoltativo e sconsigliato per  g. s. A e AB).

1.   Preparare il prezzemolo, sbucciare l’aglio e schiacciarlo con la lama larga di un coltello.
2.   Pulire la curcuma e grattugiarla.
3.  Mondare i carciofi, tagliarli a spicchi e tagliare a rondelle i gambi (per i primi 10 cm. circa) immergendo man mano i pezzi nel vino messo in un pentolino,
4.   Aggiungere ai carciofi e al vino l’aglio e un piccolo pizzico di sale e far cuocere a fuoco basso e coperto una decina di minuti, quindi scoprire e far ridurre quasi totalmente il liquido (nel caso i carciofi non fossero ancora ben cotti, aggiungere un po' di acqua bollente e continuare la cottura).
5.  Dalla forma di tofu tagliare un medaglione utilizzando un bicchiere o uno stampo per biscotti e spezzettare la parte rimanente.
6.   Abbassare al minimo il fuoco sotto ai carciofi, eliminare l’aglio e aggiungere la panna, un piccolo pizzico di sale e la curcuma; quindi continuare la cottura per qualche minuto, mescolando.
7.   Spegnere il fuoco e mantecare i carciofi con un filo di olio e il prezzemolo.
8.  Scaldare un testo o una piastra, oliarla leggermente, spruzzarla con sale fino e far dorare il tofu da tutti i lati.
9.  Impiattare ponendo al centro il medaglione di tofu, spruzzarlo con pepe o curcuma, e circondarlo con i carciofi.
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