RICETTA PER GRUPPI SANGUIGNI 0-A-B-AB, VEGETARIANA, VEGANA,
GLUTEN FREE
VITÙ AL CAVOLO CALABRESE
Per ogni porzione:
-80÷100 gr. di pasta mista corta
e spezzata di farina di grano saraceno (in foto; per g.s. 0 e A) o di riso
integrale;
-150 gr. cavolo calabrese:
-75 ml. di panna vegetale di
riso;
-30 ml di salsa di pomodoro (soltanto
per g.s.0);
-olio evo o di vinacciolo q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya grosso e fino q. b.; ;
-olio evo o di vinacciolo q.b.;
-sale integrale marino o dell’Himalaya grosso e fino q. b.; ;
-un pizzico di curcuma in
polvere;
-un pizzico di pepe nero
macinato al momento (facoltativo e soltanto per g.s. 0 e B)
- Mettere l’acqua per la pasta sul fuoco e aggiungere il sale quando calda.
- Mondare il cavolo, dividere le cimette e tagliare a pezzetti i gambi.
- Mettere le cimette nell’acqua bollente e raggiunto di nuovo il bollore versare la pasta.
- In un pentolino far ridurre a fuoco vivo e girando spesso, la salsa di pomodoro, se utilizzata, sino a che diventi molto densa.
- Aggiungere alla salsa la panna, un pizzico di sale, uno di curcuma e uno eventuale di pepe e continuare la cottura a fuoco basso per qualche minuto.
- Cotta la pasta, scolarla insieme al cavolo tenendo un mestolino di acqua di cottura da parte.
- Nella stessa pentola di cottura, a fuoco vivo, aggiungere a pasta e cavolo la salsa, l' acqua di cottura salvata, un filo di olio e mescolare.
Le virtù sono un antico piatto tipico da tempo della cucina teramana, ma di
origine romana (e eseguito in tutt'altro modo di come qui presentato)
caratterizzate dall'uso di pasta mista messa insieme dalle rimanenze delle
scorte invernali all'approssimarsi della nuova mietitura (è tradizione
prepararle il primo di maggio). Per analogia le virtù qui proposte sono risultate dalle rimanenze di
pasta di grano saraceno il cui utilizzo è sconsigliato nei mesi caldi.
© LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI E IMMAGINI È VIETATA SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA ©
Nessun commento:
Posta un commento